Colpi e segreti per difensori

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    Gioco del difensore
    Un buon difensore é calmo e razionale, ha intuito, senso della posizione, e, contemporaneamente, deve essere veloce, imprevedibile e possedere dei colpi risolutori. Bisogna altresì possedere la capacità di tenere la concentrazione per il tempo necessario e una buona tenuta fisica per resistere allo sforzo.
    La calma e la razionalità sono fondamentali perchè permettono di "leggere" e gestire la partita, adottando tipo di gioco più congeniale alla situazione: adattandosi, avvolte, al gioco del proprio compagno, o intervenendo nei momenti di bisogno con tiri risolutori. Ricordiamo che difensore riveste contemporaneamente il ruolo di allenatore, capitano e giocatore.
    Il senso della posizione è la base di ogni buon difensore perchè gli permette di difendersi senza eccessiva fatica, ottimizzando gli sforzi e la resa.
    L'intuito, invece, è la marcia in più del difensore di classe: intervenire d'istinto su palle impazzite o sui colpi di sponda è prerogativa solo dei grandi difensori. E' l'intuito (o istinto) che permette dei veri e propri miracoli spostando o lanciando il portiere proprio di quel tanto che basta a salvare la porta e la partita! E' difficile da imparare, ma si può affinare con l'allenamento.
    A mio avviso, tra grandi difensori, il vero talento si vede proprio dal suo gioco di difesa con il portiere, essendo molto più semplice imparare dei tiri risolutori che lo spostamento millimetrico ed anticipato di quel tanto che serve del portiere.
    Nel capitolo il gioco con il portiere tenterò di dare alcuni consigli e tecniche di miglioramento, ideate da me medesimo.
    Aggiungo, che nella mia esperienza ultraventennale non ho mai incontrato un vero e grande campione con il portiere, sebbene spesso abbia incontrati dei fortissimi giocatori con l'abilità di risolvere le partite con gol impossibili.
    Il difensore deve possedere dei colpi d'attacco risolutori, siano essi eseguiti con l'aiuto della sponda o con tiri diretti o a "mezza palla". Questi colpi tengono sotto pressione la coppia avversaria, incidono profondamente sulla componente psicologica, e permettono di risolvere la situazione nei momenti critici.

    Il difensore detta, e deve dettare, il gioco nel calcio balilla.

    Come deve giocare un difensore? Di sicuro vi sono molte possibilità. Qui riporto le mie esperienze.
    Conviene dividere il gioco del difensore in due parti: gioco difensivo e gioco d'attacco.

    Gioco difensivo.
    In questa fase di gioco, il difensore, deve tenere in modo ineccepibile la posizione (o le posizioni) accordate con il proprio compagno. In tal modo si ottimizza la difesa e si risparmiano energie psico-fisiche. Gli accordi possono essere di vario tipo, ma in genere si adotta il metodo Tradizionale, in contrapposizione con un altro metodo da me ideato (Metodo Modero o Metodo Broccoli).
    Quando il difensore avversario ci mette sotto attacco con tiri violenti di sponda (o diretti) dobbiamo, come difensore, oltre ché difendere la porta, impadronirci assolutamente della pallina al primo rimbalzo sulla sponda o su uno dei giocatori.
    La regola è: La palla deve essere mia e la gestisco io.

    Bloccare le palline impazzite al rimbalzo sulle sponde non è facile ed è quasi impossibile per un giocatore che non abbia una posizione ottimale. La posizione ottimale è quella analizzata nel metodo Broccoli, o magari in altre sistemi che i giocatori possono ideare. Il metodo tradizionale, come vedremo, non è l'ideale per impadronirsi della pallina e gestirla al meglio.
    Oltre alla posizione bisogna possedere una grande sensibilità di maneggio della stecca, un colpo d'occhio ed un intuito ultrarapido per poter intercettare le traiettorie impazzite delle palline.
    La sensibilità di maneggio della stecca (o mazzetta) è fondamentale, poichè intercettando con violenza la pallina si provoca un rimbalzo ulteriore che può favorire l'avversario (attaccante) e addirittura provocare un autogol. E' conveniente intercettare la pallina dopo il primo rimbalzo sulla sponda, quando la velocità diminuisce, o al massimo al secondo rimbalzo, utilizzando la parte posteriore dei giocatori della difesa. In sostanza, si deve cercare di bloccare la palla dietro al giocatore, eseguendo un vero e proprio "stop" calcistico.
    Il colpo d'occhio ci permette di non andare a vuoto, rischiando di rimanere scoperti in difesa; l'intuito ci permette di anticipare la traiettoria assunta dalla pallina.

    Molti dilettanti non danno importanza alla capacità di bloccare e gestire la palla, ma, Noi, affermiamo con vigore la seguente regola: "Un difensore che non sa bloccare e gestire la palla non è un difensore"

    Bloccata la palla, ossia bloccato il gioco dell'avversario, bisogna rimettere in gioco nel migliore dei modi, cercando di far giocare al meglio il proprio compagno.
    La mia esperienza suggerisce che la rimessa in gioco debba essere eseguita con tiri di sponda di buona potenza, o addirittura della massima potenza, intervallandoli con improvvisi tiri diretti. In tal modo di ottimizza la resa e il gioco.
    I tiri di sponda perseguono due obiettivi fondamentali: tentare il gol e dare l'opportunità al proprio compagno di giocare al meglio. In tal senso, è ovvio che l'accordo sulle posizioni da tenere facilita le cose.
    La regola deve essere: "La pallina è nostra e la giochiamo come piace a noi". (Avversario permettendo!)

    I tiri diretti devono essere improvvisi in modo da sorprendere l'avversario. Naturalmente si possono eseguire con più costanza nel caso in cui l'avversario non riuscisse a tenere la difesa in modo opportuno.

    Altre caratteristiche del gioco difensivo del difensore

    cambiare gioco da giocatore a giocatore: può essere lento o veloce, a strappi o con accelerazioni improvvise. In ogni caso è consigliabile eseguire un gioco che tenda ad ottimizzare la resa della coppia. Due giocatori che non giocano come squadra si distruggono a vicenda.

    dare il tempo e il ritmo al proprio attaccante per ottimizzare il suo gioco, ed aiutarlo nei momenti di difficoltà.

    far giocare il meno possibile l'avversario, fermando le azioni di gioco che la coppia avversaria cerca di intraprendere.

    non perdere la palla mentre si tenta di rimetterla in gioco, ossia saper ben palleggiare.

    giocare con il portiere. Questa caratteristica è molto rara e addirittura è rarissimo giocare d'attacco con il portiere (anche se personalmente sconsiglio questa pratica).
    Il portiere è l'ultimo baluardo della difesa e quindi spesso è chiamato a compiere dei veri e propri miracoli intervenendo d'intuito su palline impazzite o giocate a "mezza palla".
    Un grande difensore ha la capacità di muovere il portiere in base alle esigenze della situazione. La posizione corretta del portiere è un po' inclinata in avanti in fase di attesa della palla, ma bisogna saperla modificare d'istinto a seconda del bisogno. Ci vuole intuito puro!

    coordinazione tra la difesa è il portiere. Per eseguire con precisione il gioco di difesa e per coprire quanto più spazio possibile della porta, bisogna muovere i giocatori con coordinazione e senso di posizione.
    La regola è: "Mi posso difendere adeguatamente solo coordinando i movimenti della difesa e del portiere"
    Grazie alla coordinazione ci si può difendere da doppiette, tiri a "mezza palla", tiri di sponda, eccetera. Ricordiamo, però, che vi sono colpi d'attacco imparabili (vedi colpi d'attacco).
    Naturalmente, la maggior parte dei giocatori non ha la capacità di eseguire questi colpi, o almeno non ha la capacità di eseguirli con continuità.

    Come difendersi da alcuni colpi particolarmente efficaci
    Vogliamo ora dare alcuni consigli o tecniche di difese da adottare su alcuni colpi particolarmente efficaci. Queste considerazioni sono dettate dalla mia personale esperienza e da quanto appreso in oltre 25 di gioco.
    Abbiamo già avuto modo di dire che per difendersi bene bisogna utilizzare la coordinazione tra il portiere e la difesa. Precisamente, bisogna imparare a muovere le due stecche (mazzette) in sincronia a seconda del colpo tentato dall'attaccante o dal difensore avversario. La difesa è facilitata se i giocatori di coppia si attengono a degli accordi prestabiliti sulle posizioni da tenere. Qui vediamo le posizioni di base di difesa del difensore, rimandando al gioco di coppia (Metodo Tradizionale e Metodo Broccoli) per altre argomentazioni

    Posizione base di difesa
    Ogni difensore può utilizzare una propria posizione di base per attuare la difesa e che, poi, si modifica a seconda delle esigenze, sempre con movimenti coordinati tra difesa e portiere.
    La mia posizione di base con la palla ferma tra una delle sponde e una delle ali, consiste nel tenere l'omino difensore più vicino alla palla leggermente in avanti, con l'impugnatura non troppo forte, in modo da coprire la porta il più possibile e il portiere leggermente in indietro in modo da coprire eventuali tiri improvvisi di sponda. Questa è la posizione di attesa, e dalla quale ci si riesce a difendere con efficacia da doppiette, tiri di sponda, tiri a mezza palla, con finte di vario tipo... ecc.
    Mai cadere nell'errore di seguire il movimento della stecca dell'avversario, ossia non farsi stregare dalle finte e controfinte messe in atto dall'attaccante, ma tenere sotto controllo la posizione della palla.
    Particolare attenzione poi bisogna prestare all'esecuzione del colpo "rombo di tuono", o al passaggio a 45° sul giocatore centrale della mediana. Nel caso l'attaccante eseguisse uno di questi tiri bisogna centralizzare subito la posizione o posizionarsi nella posizione ottimale per intercettare la palla.
    Naturalmente, il vero attaccante esegue i colpi del suo repertorio con velocità supersonica e imprevedibilità e pertanto il vero difensore dovrà opporre la migliore difesa ad intuito e con riflessi automatici. Anche in questo caso l'accordo sulle posizioni da tenere tra i giocatori facilità notevolmente la difesa della porta (Vedi metodo Broccoli).

    Come ci si difende dalla doppietta sulla sponda
    Una buona difesa consiste nell'intercettare la palla dopo il rimbalzo sulla sponda eseguendo un vero e proprio "stop" calcistico con uno dei giocatori della difesa: quello di sinistra se la doppietta avviene sulla sponda sinistra, quello di destra a destra.
    L'attaccante può tentare anche una doppietta sulle due sponde (triangolare), in tal caso la palla descriverà una traiettoria triangolare. La difesa è ancora la stessa, ossia intercettare la palla al secondo rimbalzo, cioè dopo aver colpito la seconda sponda. In questo caso si necessita di un ottimo colpo d'occhio.

    Come ci si difende dalla doppietta sul giocatore
    La doppietta sul giocatore può essere di tre tipi: standard, in controtempo o triangolare.
    In ogni caso, la difesa consiste nel tenere il giocatore (omino) della difesa più vicino alla palla perfettamente in perpendicolare rispetto al piano di gioco e a impugnare la stecca quasi senza forza. In sostanza, bisogna evitare il rimbalzo della palla sul proprio omino.
    Bisogna aggiungere che in questo tipo di difesa la coordinazione con il proprio portiere è fondamentale. Infatti, un'errata posizione del portiere permette un tiro a mezza palla di esito quasi scontato.
    Pertanto, il movimento dell'omino difensore va coordinato con il movimento del portiere. Quest'ultimo deve essere posizionato leggermente in avanti, di quel tanto che basta a coprire il tiro a mezza palla. La difesa coordinata consiste dunque nell'evitare il rimbalzo sul proprio omino e nell'evitare il tiro a mezza palla con il proprio portiere, posizionato a coprire l'angolo lontano.
    Qualche difensore usa come difesa la controdoppietta, con alterna efficacia e con una leggera perdita della posizione nel successivo incontrollabile rimbalzo. A mio avviso la controdoppietta può essere efficace solo come tiro occasionale.
    Le cose si complicano contro la doppietta triangolare, ove solo evitando il rimbalzo si riesce a salvare il gol. Infatti, se la palla rimbalza secondo la traiettoria tipica di questo colpo, si è scoperti a centro porta e il gol è assicurato quasi al 100%, sebbene si possa ancora tentare il salvataggio d'istinto con il portiere.

    Come ci si difende dal tiro a mezza palla
    Una difesa efficace è possibile solo con la coordinazione del portiere e della difesa.
    La difesa consiste nell'opporre il proprio omino alla traiettoria della palla, per evitare il tiro diretto, e nel posizionare il portiere, leggermente spostato in avanti, a coprire l'angolo lontano.
    Se l'avversario fa scorrere la palla da una sponda all'altra bisogna seguire la palla cercando di mantenere sempre la coordinazione suddetta. Purtroppo, al momento del cambio di terzino si rimane momentaneamente scoperti o si è soggetti ad un tiro a mezza palla tra il portiere e l'omino difensore più lontano dalla palla. Come ultimo tentativo di difesa si può tentare di chiudere a V i due giocatori, ma nella maggior parte dei bigliardini c'è spazio sufficiente per far passare la pallina con estrema facilità.
    Si può tentare anche di sorprendere l'attaccante con un cambio a fine corsa della stecca, cioè cambiando l'omino da contrapporre alla palla, ma è proprio questo cambio che aspetta l'attaccante e quindi in genere questa difesa non è efficace; chi adottasse qualche volta questa difesa può tentare di posizionare il portiere lungo la verticale che lo oppone alla palla, sfruttando il fatto che essendo anche la stecca dell'attaccante a fine corsa gli riuscirà più difficile tentare il tiro a mezza palla indirizzato nell'angolo scoperto e quindi tenterà presumibilmente un tiro sulla verticale. Chiaramente, se l'attaccante ha prontezza di riflessi e riesce a tirare nell'angolo scoperto questo colpo è imparabile.
    Estremo tentativo è quello di intercettare la palla con il proprio portiere.

    Altre difese
    Vi sono poi i colpi d'intuito, al volo e dai quali ci si difende d'intuito o con un ottimo senso della posizione.
    Per questi colpi è opportuno rispettare gli accordi sulle posizioni da tenere in modo da facilitare il gioco di difesa.

    Come ci si difende da un colpo nuovo?
    Molti giocatori hanno un'immensa paura del colpo nuovo, a loro sconosciuto. Hanno ragione.
    Di sicuro, un tale colpo crea numerosi problemi, ma, a mio avviso, più in chiave psicologica che nel gioco pratico. Infatti, adottando una buona coordinazione tra la difesa e il portiere (ed eventualmente tra i due compagni di coppia), e mantenendo costante l'attenzione sul moto della pallina e non sui movimenti della stecca, si riesce ad intervenire con efficacia contro la maggior parte dei colpi.
    Bisogna però dire che spesso in partita ci si lascia stregare da un colpo particolarmente efficace e quindi la partita si perde proprio per mancanza di una capacità di reazione immediata.
    Gioco d'attacco del difensore
    I colpi d'attacco devono essere portati tenendo conto delle posizioni di difesa dell'avversario, o cercando di mettere in atto degli stratagemmi per aprire un varco nella difesa avversaria.

    Colpi per il difensore. Il difensore può eseguire molti colpi d'attacco e addirittura può in alcuni casi attaccare anche con il proprio portiere (pratica consigliata a pochissimi giocatori, per ovvi motivi). I colpi d'attacco eseguiti con la difesa devono essere eseguiti con potenza e velocità e possono essere di sponda, diretti o di "mezza palla".
    E' consigliabile eseguire costantemente colpi di sponda alternandoli con improvvisi colpi diretti o a "mezza palla".
    I colpi di sponda possono essere di vario tipo ma consistono essenzialmente nel colpire la sponda in un posto opportuno in modo che dopo il rimbalzo la palla finisca direttamente in porta, o al massimo faccia gioco per il compagno di squadra.
    I colpi di sponda sono di una tale importanza che meritano una trattazione a parte.

    I colpi diretti, eseguiti con la difesa o con il portiere, sono di vario tipo e li possiamo classificare come segue:
    rombo di tuono dalla difesa (da destra e da sinistra)
     
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